ISPIRAZIONI

I motivi dell’essenzialità

La filosofia di design Kodo di Mazda abbraccia un approccio estetico minimalista. E la nuovissima Mazda CX-60, in cui è assente qualsiasi elemento non strettamente necessario, esprime un senso di spazio purissimo e calmante, quasi rigenerante.

Il principio del design giapponese minimalista e della sua grazia pura è evidente nella semplicità e nella bellezza essenziale dei karesansui, o “giardini secchi giapponesi”.

Lo stesso principio è stato sapientemente applicato alla realizzazione della nuova Mazda CX-60, conferendole un aspetto raffinato e al contempo di grande impatto. Quando è circondata dalla natura, un valore molto importante nella vita giapponese, l’auto è in armonia con la stessa piuttosto che avere una presenza dominante, come invece avviene con altri SUV.

Il progettista capo Akira Tamatani ha voluto evitare tutti gli elementi complessi aggiuntivi che caratterizzano di norma la progettazione di un SUV – e che hanno il fine di mascherarne le grandi dimensioni – favorendo invece l’espressione di un forte movimento della luce sulle superfici, come già avvenuto nella Mazda3 e nella CX-30.

“Abbiamo realizzato questo movimento di riflesso molto semplice, pulito, dall’aspetto quasi spontaneo, come spesso avviene in un’opera d’arte”, spiega Tamatani. “Per esprimere la loro forza espressiva, alcune opere artistiche escono consapevolmente oltre i confini della tela, per diventare composizioni più ampie. Allo stesso modo, scrivendo una lettera ci auguriamo che le parole vadano oltre la carta sulla quale è scritta. A questo tipo di fluire audace vanno aggiunte le solide forme del veicolo, che suggeriscono una forza che fa leva sulle ruote posteriori caratterizzandone con decisione l’aspetto.

“Sulla parte laterale della carrozzeria, come fosse un’energica pennellata di calligrafia giapponese, si vede un deciso flusso luminoso che dal tettuccio scende fino all’area degli pneumatici posteriori accarezzando le fiancate e puntando verso il basso, quasi volesse forare il terreno”.

Quando è circondata dalla natura, un valore molto importante nella vita giapponese, l’auto vi si fonde in armonia

Vi è anche una tensione forte, quasi atletica, nella presenza ben piantata a terra di questo nuovo, straordinario SUV: “Le forme uniche della Mazda CX-60, con motore anteriore a sei cilindri in linea e a trazione posteriore, esprime un senso di stabilità naturale, come quello di una creatura che si appresti a fare un balzo in avanti”, illustra ancora Tamatani.

Gli esterni della CX-60, con i suoi elementi ridotti, diventano una magnifica opera d’arte in cui viene riflesso il panorama circostante, aggiungendo colore e vivacità espressiva alla vita di tutti i giorni. È un concetto di design coraggioso, capace di rompere le regole che hanno caratterizzato il settore dei SUV, e che dimostra tutto il fascino dell’essenzialità.

La vernice Rhodium White esemplifica il concetto di eleganza minimale

I progettisti Mazda si sono impegnati a un importante lavoro di ricerca per realizzare una nuova vernice che hanno chiamato Rhodium White, e che è nata allo scopo di sottolineare la bellezza delle linee della CX-60. Con lo scorrere della luce sulla carrozzeria dell’auto, gli elementi vicini vengono riflessi sulle sue superfici, amplificando la sensazione che la vettura sia in armonia con il mondo circostante.

“Non volevamo un veicolo semplicemente bianco: ne volevamo uno che esaltasse i riflessi in modo quasi metallico, mostrando il contrasto fra luce e ombra”, sostiene Tamatani. “Il risultato finale dà un aspetto più tridimensionale alla verniciatura, conferendo alla Mazda CX-60 un più grande impatto visivo”.


Testo Nik Berg

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