ISPIRAZIONI
Essenza giapponese
Mazda Stories approfondisce i modi in cui la filosofia estetica e la storia del Paese del Sol Levante contribuiscono alla formulazione delle atmosfere e delle linee degli interni dei veicoli Mazda.
MA
Una stanza tradizionale giapponese viene spesso decorata con pochi elementi raffinati e selezionati con cura. Il concetto di ma descrive la bellezza e la tensione presente nello spazio vacante fra questi elementi. Nell’ambito della progettazione delle auto, questo approccio comporta il resistere alla tentazione di “sovraccaricare” gli interni con un numero eccessivo di elementi estranei a vantaggio invece di un design pulito e minimale, sia per gli interni che per gli esterni.
KAICHO
Curare gli elementi che caratterizzano uno spazio (e, nel caso di Mazda, gli interni delle sue auto): è questo il fulcro della filosofia kaicho, che ha il fine di valorizzare lo spazio così come viene espresso dal ma. Tale espressione comporta la scelta di vari materiali e di varie texture che si completano a vicenda, diventando più della somma delle singole parti, e arrivando a produrre semplicità e sofisticazione proprio a partire dalla complessità. L’illuminazione è un altro attributo-chiave del kaicho, e Mazda sceglie di utilizzare fonti di illuminazione discrete, indirette, quasi delicate, per valorizzare la sensazione di profonda armonia emessa dalle sue auto.
HACHO
Il concetto di hacho può essere tradotto sommariamente come “ritmo irregolare” e, nel contesto della progettazione di automobili, Mazda lo include per conferire particolare ritmo e dinamismo ai suoi interni. L’utilizzo attento di angoli ed elementi crea uno spazio che è allo stesso tempo quieto e galvanizzante, comodo e coinvolgente.
MUSUBU
In giapponese il musubu rappresenta la saggezza della connessione e d’altra parte, nel Paese, l’arte di annodare con precisione – che si tratti della fibbia dell’elmo antico di un guerriero o del tessuto di un kimono – è considerata una forma elevata d’arte. Mazda ha adottato una particolare cucitura per i suoi interni (vedi sotto), proprio ispirandosi al musubu; tale cucitura prevede un piccolo divario fra un pezzo e l’altro come nelle imbragature e nelle armature tradizionali giapponesi, che dovevano permettere il movimento dell’uomo. Dal punto di vista simbolico ciò rappresenta il jinba ittai, la particolare filosofia giapponese per cui la sensazione data dalla guida dev’essere quella in cui l’auto è un’estensione del corpo del conducente.
Testo Tommy Melville
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