ESPLORAZIONI

In Nuova Zelanda a bordo di Mazda CX-30

La Nuova Zelanda è una destinazione che promette sempre forti emozioni, grazie alla miriade di attività emozionanti a disposizione, ai suoi paesaggi mozzafiato e alle incantevoli strade di montagna. La nostra scrittrice e la sua amica si lanciano in una fuga spettacolare dai comodi sedili della Mazda CX-30.

Io e Anke stiamo guidando allontanandoci da Christchurch, e ci lasciamo la città alle spalle puntando in direzione della natura selvaggia. Nella regione di Canterbury stiamo attraversando i primi giorni dell’estate, a due settimane dal Natale, e il famigerato vento caldo, secco e sgradevole della regione (il Nor’wester, per l’esattezza) soffia forte. Si sta chiudendo un anno difficile, ed entrambe sentiamo il richiamo della strada aperta e dall’aria frizzante del distretto montuoso dei laghi della Nuova Zelanda meridionale.

Con le chiavi in mano della nuova, fiammante Mazda CX-30 2021, afferro un tè e uno scone caldo al formaggio al Caffeine Laboratory di Christchurch, nella storica New Regent Street, per poi andare a prendere Anke, che è felicissima di mettersi finalmente in viaggio con me.

“Non vedevo proprio l’ora!”, mi dice mentre mette le sue cose nel bagagliaio, si sistema sul sedile anteriore e inizia a confidarmi (fortunata me!) le sue ultime sventure lavorative.

È da parecchio tempo che io ed Anke non trascorrevamo un po’ di tempo insieme. Entrambe giornaliste freelance, ci capita di scambiarci messaggi anche ogni giorno tramite WhatsApp, ma dal momento che lei vive a Lyttelton ed io a Nelson (ci separano almeno cinque ore e mezza di macchina), non capita che ci incontriamo spesso. Un road trip lungo la nostra amata South Island sarà anche l’opportunità perfetta per aggiornarci su come vanno le cose.

E così usciamo dalla città e iniziamo ad esplorare le pianure di Canterbury. Mentre i campi coltivati e gli alberi sembrano sfrecciare ai nostri fianchi, familiarizziamo con il CX-30, riproducendo musica, ammirando le linee classiche e minimaliste del suo cruscotto in pelle e chiamando qualche amico in comune su una chat a tre vie con l’ottimo sistema infotainment dell’auto.

Giunte nella cittadina di Geraldine, ci fermiamo al Verde Café e ci sediamo a sorseggiare delle bevande calde al tavolo da picnic più interno del coloratissimo parco di rose del locale, dal gusto cottage. “Si sente proprio che è estate, vero?” dice Anke, e sono proprio d’accordo con lei. Anche se ancora non è mezzogiorno di un qualsiasi mercoledì, si percepisce un’atmosfera vacanziera.

Dopo la pausa ci rimettiamo in marcia, per un tragitto di due ore che ci porterà al punto di partenza del nostro percorso di hiking: nell’Aoraki/Mount Cook National Park, dove si trova il picco più alto della Nuova Zelanda, ed io comincio a testare le funzioni di sicurezza del CX-30.

La sicurezza prima di tutto

La Mazda CX-30 ha attraversato con brio il paesaggio rurale e sconnesso dell’Isola del Sud, che spesso prevede fondi stradali in ghiaia, e i tergicristalli – che rilevano automaticamente la pioggia – si attivavano prontamente alla prima goccia. Lungo il nostro viaggio di 600 chilometri, si avvertiva il senso di protezione dato dalla straordinaria suite di tecnologie i-Activsense Advanced, a sostegno del conducente e sempre attive. I proiettori anteriori monitorano la strada automaticamente al calar della luce naturale. Ho apprezzato anche il fatto che ciascuno degli specchi retrovisori prevede il monitoraggio dei punti ciechi, con un piccolo triangolo arancione che allerta dell’approssimarsi di un’auto quando essa non è visibile. Il display head-up della vettura proietta la velocità dell’auto e altre informazioni quali il limite di velocità (con la funzione Traffic Sign Recognition, per il riconoscimento dei segnali stradali) sul parabrezza, così da evitare di dover guardare verso il basso, sul cruscotto.

Ma la funzione più rivoluzionaria, per chi guida, è il sistema Mazda Radar Cruise Control. Ho percorso queste lunghe strade del Sud innumerevoli volte, ma non mi era mai capitato di farlo in modo altrettanto rilassato. Il radar a onde millimetriche del CX-30 rileva la velocità relativa dei veicoli che si hanno di fronte e regola automaticamente la propria, una funzione utilissima nei casi in cui una macchina davanti rallenti in modo imprevisto. Il radar del CX-30 dava inoltre sufficiente tempo e spazio per eseguire una diminuzione della velocità di marcia dai 100km/h ai 30km/h morbida ma decisiva, a vantaggio della sicurezza, in appena una manciata di secondi.

Raggiungiamo l’Aoraki/Monte Cook nel pomeriggio e organizziamo il nostro accampamento prima di avventurarci nell’Hooker Valley Track, uno dei percorsi più belli di tutta la Nuova Zelanda. La strada, lunga 10 chilometri, si snoda attraverso creste di morene e dossi penetrando nella Hooker Valley, all’interno di una regione sacra Tōpuni – con status ufficialmente riconosciuto – ovvero che riveste una particolare importanza per la tribù Maori Ngāi Tahu iwi. Il percorso termina quando arriviamo ad un lago ricco di iceberg, ai piedi del picco spettacolare dell’Aoraki.

Tornate alla tenda, ci godiamo una tazza di tè caldo e mangiamo qualcosa per cena, ammirando il sole svanire immergendosi dietro il monte innevato. In questa zona dell’estremo sud del Paese l’imbrunire arriva tardi, e il cielo è ancora sfumato di rosa fin quasi alle 22.00. Ma ci conviene andare a dormire: intendiamo svegliarci alle 4.45 del giorno dopo per contemplare l’alba prima di rimetterci in strada.

“La luce limpida che ci circonda ovunque ci ricorda delle cose belle che è possibile trovare quando ci si prende il lusso di staccare per un po’ dalla vita di tutti i giorni, visitando i posti che più desideriamo vedere.”

Al mattino, io ed Anke ci godiamo le strade sgombre e le ampie curve della bellissima strada del Lindis Pass, con le sue colline erbose, e ci fermiamo a pernottare nei pressi del lago Wānaka. Lasciamo il CX-30 nel parcheggio del nostro nuovo albergo e ci godiamo vino, risotto e tagliatelle al ragù nell’apprezzato ristorante italiano Francesca’s Italian Kitchen.

Un pranzo da vere signore

Il giorno dopo è nebbioso e piovoso, ma Anke decide comunque di farsi una bella nuotata nel lago, mentre io vado a correre lungo la costa, prima di partire per l’ultima puntata del nostro viaggio: la spettacolare Queenstown. Proseguendo lungo la tortuosa Crown Range Road, non possiamo che ammirare la vista della neve fresca e leggera caduta la notte prima, sui vicini monti Remarkables. Facciamo il check-in all’hotel Sherwood e ci riposiamo un po’ prima di pranzare nel bellissimo Amisfield – un ristorante con enoteca che ha vinto il riconoscimento Organic Winery RIEDEL nel 2020 – dove ci attende una degustazione da sette portate abbinate a vini pregiati.

Ci accoglie lo chef Vaughan Mabee, Chef dell’anno della Nuova Zelanda nel 2019, che ci fa accomodare in un’elegante serra-giardino presentandoci ogni piatto, mentre viene servito da una frotta di camerieri professionali.

Ci accoglie lo chef Vaughan Mabee, Chef dell’anno della Nuova Zelanda nel 2019, che ci fa accomodare in un’elegante serra-giardino presentandoci ogni piatto, mentre viene servito da una frotta di camerieri professionali.

Il cibo è ultra locale: coltivato, cacciato o raccolto nelle vicinanze, e si fa ricordare; giorni dopo, ancora mi ritrovo a pensare con piacere al gusto e alla consistenza del gelato alla kava-kava, del burro al tartufo servito con pane di lievito madre, agli asparagi bianchi, al carpaccio di mollusco abalone e al gusto intenso dell’olio al timo.

Sabato puntiamo nuovamente la sveglia alle 4.30, per essere certe di non perdere il nostro volo in parapendio con la società Coronet Peak Tandem Paragliding and Hang Gliding. Mi ritrovo a ringraziare mentalmente il Sistema di aiuto alla guida del CX-30, in grado di tenere sott’occhio i livelli di affaticamento del conducente con una telecamera a infrarossi montata sulla consolle centrale, che mi vede sbadigliare mentre il sole sorge davanti a noi. Si tratta di una funzione di sicurezza destinata ad evolversi ulteriormente in futuro, con lo sviluppo del rivoluzionario Mazda Co-Pilot Concept. Sebbene altri produttori automobilistici pianifichino la creazione di automobili autonome che sconvolgeranno il concetto di guida, così facendo sottrarranno anche parecchia gioia e piacere ai conducenti. Ma Mazda continuerà a privilegiare il suo approccio umano-centrico: il concetto di Co-Pilot implica che vi sarà un assistente di guida “invisibile” a bordo, che monitorerà i tempi di reazione del conducente e i suoi movimenti, intervenendo soltanto in caso di necessità. In breve, ciò garantisce un livello più elevato di sicurezza conservando però tutto il gusto di guidare.

“Ho percorso queste lunghe strade del Sud innumerevoli volte, ma grazie alle funzioni di sicurezza Mazda questa volta posso farlo in totale relax.”

La sensazione, guarda caso, non è molto diversa da quella del parapendio biposto. Dopo aver guidato lungo tortuose strade di ghiaia alla sua ricerca, pensiamo di aver trovato il giusto punto di partenza per il nostro salto nel cielo, a metà altezza del Coronet Peak. Ovviamente sono un po’ nervosa, ma Jack, il pilota, è calmo e rassicurante, e il volo si rivela sorprendentemente piacevole e facile, quasi come una passeggiata in discesa. Una folata di vento ci trascina verso l’alto e scopro che il parapendio è un modo di volare davvero pacifico e rilassante, ed è anche il metodo più semplice di farlo escogitato da noi esseri umani.

Comincio a divertirmi davvero: mi sento tranquilla nelle mani di Jack e incredula per via della legge della fisica che ci fa rimanere “galleggianti nell’aria”; mi viene offerta la possibilità di prendere i controlli e di provare qualche trucchetto, ma quello che più mi entusiasma è la vista che ci circonda, fatta di fiumi serpeggianti e di picchi innevati. È stato un road trip fantastico, e abbiamo percorso alcune delle strade più belle del mondo, ma starmene comoda ad ammirare il paesaggio selvaggio della Nuova Zelanda con Jack al comando mi sembra il modo perfetto di portarlo a compimento.


Testo Naomi Arnold / Immagini Amber Jones

Alcune caratteristiche del modello rappresentato potrebbero non corrispondere a quelle del modello disponibile nel mercato italiano.

per saperne di più

Prestazioni e potenza

Scopri in dettaglio le caratteristiche della dinamica Mazda CX-30